A nove anni di distanza
dal delizioso "Microcosmos",
Claude Nuridsany e
Marie Pérennou
ci regalano uno straordinario
viaggio alla scoperta
dell'origine della
vita attraverso il
tempo: la nascita
dell'universo delle
stelle del mondo della
materia. Un punto
di vista, il loro,
che coniuga la scienza
con lo spettacolo,
lo stupore con la
conoscenza. Tutto
ciò grazie
a mezzi tecnici molto
particolari, a una
pazienza forse ancor
più speciale
(due anni di preparazione)
e all'esperienza ventennale
di ricerche nel loro
campo: la biologia.
Gli autori sono ormai
campioni nello studiare
e osservare da vicino
i segreti del mondo
per offrirci una migliore
concezione di noi
stessi e di quello
che siamo. Un caleidoscopico
spettacolo di forme
e colori che finisce
per assomigliare ad
un fantastico film
a cartoni o ad una
superproduzione fanta-
scientifica,
e che
celebra
la forza
e la
bellezza
del
creato
attraverso
il tempo,
gli
animali,
la vita
nel
suo
complesso.
Il tutto
narrato
da un
poeta
musicista
africano
("L'Africa,
che
è
una
terra
di storie
e leggende
orali,
la culla
dell'umanità,
è
diventata
-hanno
dichiarato
i due
realizzatori-
la scelta
più
ovvia").
Un saggio
che
racconta
ciò
che
sa sull'universo
e sull'uomo,
con
un linguaggio
semplice
eppur
permeato
di scienza
e
filosofia,
un linguaggio
che abilmente
sa di favolistico
di magico
di mitico:
sempre affascinante
e accattivante
e fin dall'inizio
quando si
chiede "Sono
nato il giorno
in cui mia
madre mi ha
dato alla
luce? O la
notte in cui
i miei genitori
hanno fatto
l'amore? E
prima di allora
dove era dispersa
questa galassia
di miliardi
di miliardi
di atomi che
sarebbe diventata
me stessa?".
Usando diverse
fonti di ispirazione
(scienza,
natura, pittura,
film del passato)
Nuridsany
e Pérennou,
senza mai
ricorrere
a immagini
digitali,
usufruendo
di un'ottima
colonna sonora
che fonde
suoni strumentali
e suoni naturali,
si rifanno
a Lucrezio
(siamo tutti
fatti di atomi,
piante animali
uomini, e
formiamo una
grande catena)
e ci mostrano
non solo la
fratellanza
tra il regno
animale e
il regno umano
ma la prossimità
esistente
tra mondo
stelle nuvole
montagne.
Ci rendono
soprattutto
consapevoli
della nostra
distrazione,
della nostra
superficialità
nel dimenticarci
troppo spesso
in quale meraviglia
viviamo e
della nostra
responsabilità
nei suoi riguardi.
Ogni immagine
è una
sorpresa e
una gioia
per gli occhi,
ogni sequenza
è uno
stimolo alla
nostra intelligenza
e alla nostra
sensibilità:
un film che
piacerà
a quella parte
di pubblico
che ama discutere
e interrogarsi
sull'esistenza
e sul significato
che ognuno
di noi attribuisce
ad essa.