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Come
già avvenuto per
il delizioso Bootmen l'arrivo
dell'estate e dei saldi
cinematografici permette
di scoprire cosa succede
nel cinema australiano.
Se in Bootmen
c'erano dei giovani che
mettevano in piedi una compagnia
di ballo, in Garage
Days altri giovani
di Sydney hanno la passione
del rock e sognano di formare
una band, ma devono confrontarsi
con la realtà di
tutti i giorni e la necessità
di sbarcarcare il lunario.
Ma quando Freddy restituisce
un portafogli smarrito al
suo legittimo proprietario,
un famoso manager musicale,
le cose sembrano cambiare
per i giovani musicisti
che riescono ad ottenere
di partecipare a un concerto
importante... Ultima fatica
di Alex Proyas prima di
tuffarsi nella realizzazione
dell'impegnativo I,
robot ispirato
dal genio straordinario
di Isaac Asimov, Garage
days ricorda un altro celebre
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film-
The Commitments di Alan
Parker di cui sembra una
versione più aggiornata
e politicamente scorretta.
Nella filmografia di Proyas,
che fin dagli inizi della
carriera sembra incline
a un fantastico decisamente
dark, questo film sembra
una gradevole parentesi,
disegnando un universo giovanile
credibile e interessante,
e dirigendo un cast di semi
sconosciuti in cui spicca
Marton Csokas,
già visto nel recente
Evilenko e del quale sentiremo
parlare parecchio in futuro.
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Fabrizio
Liberti (Film TV) |
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