LE FORZE DEL DESTINO
 
 

- Recensione -

 
Preparatevi. Perché se riuscite a beccarle Le forze del destino in qualche saletta superstite, vivrete un'esperienza indimenticabile. Eravamo pronti da un po' a parlarne in Dvd Import, e poi eccolo qua, improvviso, distribuito nei cinema. Siamo dalle parti del sublime, o, se preferite, del trash inarrivabile. Che forse è lo stesso (o no?). Non ci si può credere. Ne ci si capisce niente, ma poco importa. Un delirio di Amore con la maiuscola (il titolo originale, difatti, dice perentoriamente che tutto riguarda l'amore), con Joaquin Phoenix e Claire Danes che si vogliono ma non possono, tra sosia, mafia, cadaveri per la strada, pattinaggio (!), solitudine, fuga tra la neve, Sean Penn che viaggia in aereo parlando al telefonino. E non è finita qui. Confezione di lusso - cinemascope, musica di Zbigniew Preisner - e uno
 
  sprezzo del ridicolo che ha del gemale. Uno di quei film che tra dieci-vent'anni verranno magari presi come pietra di paragone. Di cosa, non si sa. Sicuramente, però, sarà uno scult. Se non lo è già. Non se ne vedono tante, in giro, di opere così, tronfie come delle faraone ripiene, serissime,' magniloquenti. Pollice su o giù - giammai medio - è uguale. O o 10 è uguale. I pallini all'impegno sono d'obbligo.
 
 
   
Pier Maria Bocchi (Film TV)
 
 
  scheda recensione locandina  
 
     
     

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