Chiariamo subito che
'Il mio grasso grosso
amico Albert' non
ha nulla a che fare
con il mio grosso
grasso matrimonio
greco se non per il
regista J.Zwick. 'Fat
Albert', questo il
titolo originale,
era un cartoon made
in USA che spopolava
negli anni ’70.
Da diversi anni vari
produttori hanno tentato
di strappare a Bill
Cosby, autore della
serie, il consenso
per estrapolarne una
versione cinematografica.
Cosby ha acconsentito
partecipando alla
stesura dello script
ed intervenendo interpretando
se stesso. L’idea
originale e brillante
e’ stata quella
di far catapultare
i cartoni fuori dallo
schermo tv facendoli
intervenire nel mondo
reale. E’ fenomenale
il modo in cui casting
truccatori e costumisti
siano riusciti a mettere
insieme una gang assolutamente
credibile come versione
in carne ed ossa dei
corrispettivi disegni
animati. Perfetta
la resa di Kenan
Thompson
nei
panni
dell’eroe
super
buono
extra-large.
Il progetto
dietro
'Fat
Albert'
cinematografico
era
quello
di vedere
la reazione
di un
gruppo
di ragazzini
gentiluomini
degli
anni
’70
nella
Philadelphia
del
XXI
secolo;
sebbene
l’idea
fosse
rispettabile,
il risultato
finisce
con
il favorire
eccessivamente
il buonismo
innato
dei
cartoni.
Le situazioni
comiche
sono
sempre
gentili,
graziose,
difficilmente
strappano
la risata
piena.
In questo
film la cui
atmosfera
di fondo e’
comunque delicata,
una delle
sequenze piu’
riuscite è
la presentazione
degli amici
anziani di
Cosby dai
quali avrebbe
tratto ispirazione
Fat Albert;
una scena
dolce senza
debordare
nel mieloso
o nel malinconico.
L’ingrediente
che dovrebbe
coinvolgere
lo spettatore
è la
storia d’amore
tra Albert
e Lauri, e
la contaminazione
dei cartoons
con i sentimenti
umani amplificati
in fase adolescenziale.
Pur creando
momenti di
narrazione
piacevoli,
la storia
spesso predilige
l’ingenuita’
del cartone
che non ci
si aspetta
dal film,
soprattutto
a due generazioni
di distanza.
Ottima come
puntata di
una sit-com,
un po’
debole come
film.