Povera Joey. Tenta
il suicidio perché
il suo uomo non se
la fila più;
la salvano, e lei
comincia a vedere
i morti; poi scopre
pure di essere incinta,
e che i morti aspettano
accanto a ogni futura
madre per reincarnarsi
nei figli. Il mondo
è costituito
di vivi e di spiriti,
basta prenderne atto,
e non farsi spaventare.
Alla fin fine, il
sequel di The Eye
è proprio questo,
un invito a conciliare
l'universo di chi
respira con quello
dell'aldilà.
E se l'idea di un
fantasma che tenta
di entrare dentro
la vagina delle donne
durante il parto può
sembrare azzardata
e scorretta, per i
fratelli Pang e lo
script di Jojo Hui
il fine, come dire,
giustifica i mezzi.
Sarà. Però
The Eye 2 è
il solito, patinato
horror di due prolificissimi
filmmaker thaihongkonghesi
che ormai, che lo
vogliamo o no, danno
a vedere uno stile;
che poi questo stile
sia alquanto mediocre,
lucido e prevedi-
bile
sembra
aspetto
secondario,
constatato
il loro
successo
nelle
sale
e nei
festival
di mezzo
globo.
Non
è
che
The
Eye
2 sia
brutto,
è
che
sa di
fritto
rancido.
Più
che
le convenzionali
apparizioni
fantasmatiche,
è
il piano
sequenza
del
primo
tentativo
finale
di suicidio
(corretto
al computer,
ovvio)
a far
saltare.
Attenti
al trailer
lungo
italiano,
praticamente
un bignamino
dell'intero
film,
comprese
le scene
clou
(tipo
quella
alla fermata
del bus, tra
le migliori).
(di Pier
Maria Bocchi
- Film TV)