EUROTRIP
 
 

- Recensione -

 
La cosa più sensata arriva proprio all'ultimo, quando meno te lo aspetti, appena prima dei titolo di coda che vorrebbero essere divertenti, ed accade quando uno dei protagonisti dice che "il film è una puttanata". Parole sante perchè Eurotrip, sottoprodotto della DreamWorks, presunto film teen, in realtà è un accumulo di pregiudizi, i più retrivi, su come gli americani vedono gli europei e il sospetto è che non ci sia proprio una grande ironia in tutto ciò. Il tutto inizia con la cerimonia della consegna dei diplomi di una piccola università americana quando il probo Scott scopre che la sua ragazza ha facili costumi. Allora si rifugia in internet confidando le pene d'amore al suo amico di penna tedesco Mieke di Berlino. Dopo una solenne ubriacatura, Scott apre la e-mail dove trova una dichiarazione d'amore di Mieke e crede-
 
  ndolo omosessuale, gli manda una rispostaccia. Ovvio che ci rimanga un pò male quando scopre che in realtà Mieke è una stupenda ragazza e allora cerca di rimediare organizzando un viaggio in Europa con i suoi tre migliori amici. Quello che una volta era il Grand Tour per i rampolli bene della vecchia Europa, oggi è una sorta di rito di passaggio per i giovani diplomati americani, ma se quelli di Eurotrip li rispecchiano, il futuro del mondo è sicuramente in cattive mani. Gag ridicole e un mare di insipida follia nel viaggio dei quattro alla ricerca di un Graal che ha la grazia di Jessica Boehrs, cantante del gruppo dei "Novaspace".
 
 
   
Fabrizio Liberti (Film TV)
 
 
  scheda recensione locandina  
 
     
     

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