Vita di Cole
Porter fuori
dagli schemi edulcorati
e un po' vigliacchi
del vecchio
classico, Notte e
dì, diretto
da Michael Curtiz
nel 1948, dove non
si faceva cenno all'omosessualità
dichiarata del musicista
e, perciò,
non acquistava spessore
l'eccezionaiità
del rapporto tra Porter
e la moglie Linda:
rapporto, vita e spirito
da anni '20, dove
il puritanesimo venne
messo nel sacco dall'intelligenza,
dove le esistenze
bruciavano in fretta,
e spesso anche i talenti.
Quello di Cole Porter
durò invece
per quarant'anni,
forse anche grazie
a Linda e alla stabilità,
pur tra alti e bassi,
del loro sodalizio.
Irwin Winkler
costruisce la loro
storia in flashback,
arrischiando un musical.
Con le canzoni di
Cole Porter (seducenti
nella musica quanto
nei testi, suoi anche
quelli, e geniali)
un film musicale dovrebbe
essere servito su
un piatto d'argento.
Purtroppo
però,
l'impianto
visivo
di De-Lovely
non
corrisponde
a quello
sonoro,
non
ne ha
la grazia
e la
leggerezza.
La regia
di Winkler
è
un po'
legnosa,
più
consona
al film
realistico,
e l'impianto
narrativo
un po'
troppo
pomposo.
Kevin
Kline
e Ashiey
Judd
sono
perfette
incarnazioni
dell'epoca,
ma il
film,
lussuoso,
non
ha aria,
non
"respira",
non
danza
. (di
EmanuelaMartini
- Film
TV)