TU LA CONOSCI CLAUDIA?
 

recensione tu la conosci claudia?

 
Recensire o non recensire? Questo è il problema. I giudizi cinematografici non devono mai cadere dall’alto della propria prosopopea né dal basso della propria piaggeria, semmai con la massima sincerità possibile devono poter suggerire a un ipotetico spettatore la scelta di vedere un film a scapito di un altro. Il cinema costa e anche se a Natale è vero che l’affluenza aumenta è anche vero che il portafoglio è sempre vuoto allo stesso modo. "Tu la conosci Claudia?" è una gradevole commedia con Aldo, Giovanni e Giacomo e la brava Paola Cortellesi femminea e degna compagna dei tre in questo film dove si suggerisce e si affronta, cercando di non scivolare nel prevedibile, il tema dell’amore e i suoi derivati. Dal tradimento alla confusione alle riconciliazioni. In una Milano fotografata in modo appassionante, sempre lumino-  
 
sa di auto e insegne negli esterni e colorata e viva negli interni, Claudia si perde nella sua vita matrimoniale col noioso Giovanni dimentica del motivo per cui l’ha sposato. La sua esistenza inquieta si intreccerà col pasticcione tassista Aldo e poi col col timido e quadrato Giacomo. La formula dei film del trio è quella alla quale siamo abituati e nemmeno in questa pellicola si cambia. Una semplice introduzione ai personaggi, un  
corpo centrale determinante, il viaggio on the road, le decisioni finali. Sarebbe interessante vedere cosa succederebbe se si affrancassero dai ruoli già predisposti e che reinterpretano in ogni loro film. Ma perché rischiare se questi elementi funzionano? In fondo da loro ci aspettiamo esattamente questo: due ore di relax e divertimento fatto con intelligenza, senza volgarità gratuite e con quella naturalezza comica che il trio è in grado di comunicare a chi li guarda. Questa volta la regia è completamente affidata a Massimo Venier che si sforza di non scadere nel già visto con un paio di colpi di scena ben assestati e un finale tutto sommato aperto. Con qualche lungaggine e indugio di troppo, equilibrati da una parte centrale davvero spassosa, si assiste alla proiezione spensierati e si esce dalla sala col sorriso. Snobismi e sofismi a parte, questo è onesto, piacevole cinema senza pretese. E non è poco.

(di Daniela Losini)

 
 
   
 

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