Venti anni dopo Another
Country- La scelta,
Marek Kanievska (Per
amore dei soldi, Al
di là di tutti
i limiti) punta di
nuovo la sua macchina
da presa e i suoi
modesti mezzi di regista
sulla guerra fredda.
Nel film del 1984
Guy Bennet un uomo
ormai vecchio racconta
la sua decisione di
lavorare per il KGB
e la sua fuga in Russia;
in Codice Homer ispirato
alla vicenda reale,
di Leo Cauffield,
il protagonista (qui
come allora ritroviamo
un Rupert Everett
che non mostra particolari
segni di evoluzione
come attore), torna
il tema dell'infiltrazione
dello spionaggio sovietico
ad altissimi livelli
con defezioni e emigrazioni
coatte nel nuovo,
grigio e deprimente
mondo del cosiddetto
socialismo realizzato.
Gli anni '50 e '60
del Novecento sono
due decenni fecondi
per le trame spy e
sono una tentazione
pericolosa per il
reparto costumi di
un film. Soprattutto
se
la moglie
che
Leo
lascia
in Occidente
è
una
Sharon
Stone
con
i capelli
neri
che
sembra
credere
nel
ruolo.
L'attrice
sposta
drasticamente
il film:
la spy
story
si diluisce
nel
dramma
coniugale
di una
separazione
senza
ritorno.
(di
Enrico
Magrelli
- Film
TV)