Recensione Cani dell'altro mondo

Owen è un ragazzine dalla faccia pulita e dallo sguardo intelligente che ama i cani e si guadagna la paghetta facendo il dog sitter. I genitori vivono comprando case malandate per poi rivenderle ristrutturate, così il ragazzino è sempre in viaggio e senza amici. Un giorno però entra nella sua vita un cagnetto che arriva dallo spazio il cui nome alieno è Canid3942 e che Owen battezza Dubbie. Owen può comprenderlo e grazie alla tecnologia canina può comprendere anche tutti i cagnolini che porta a passeggio, trovandosi coinvolto in un'avventura straordinaria con risvolti alla Incontri ravvicinati del terzo tipo. Film sui cani che sarà visto dai soliti quattro gatti, in quanto si tratta dell'anticipazione dei saldi estivi, ovvero di quei filmettini graziosi ma nulla più, che sono gratificati di un'uscita al cinema prima di avere una dignitosa

programmazione Tv, magari in prima serata su Italia 1... Prodotto dalla Jim Henson Productions, il film di fatto si propone come una versione riveduta e corretta di quelli superfamily prodotti dalla Disney tra gli'anni '50 e '60, in cui gli animali domestici svolgevano un ruolo primario. Come Il gatto venuto dallo spazio, Hubble è intelligente e simpatico, nonché chiacchierone, grazie agli effetti visivi davvero niente male.

Fabrizio Liberti (Film TV)