Per il ritorno di
Blade, il regista,
sceneggiatore e produttore
del film David S.
Goyer propone uno
scontro di dimensioni
leggendarie. Il diurno,
interpretato e prodotto
come sempre dall’imperturbabile
Wesley Snipes, si
confronterà
niente meno che con
il Principe delle
Tenebre in persona
risvegliato dal suo
sonno da Danica Talos
leader dell’ordine
vampiresco. Il progenitore
della razza dei non-morti
si fa ora chiamare
Drake ed è
dotato di poteri spaventosi,
compresa l'immunità
alla luce del giorno
e la possibilità
di assumere qualsiasi
identità. A
complicare ulteriormente
le cose l'astuta Talos
ha organizzato una
macchinazione ai danni
del nostro eroe lanciando
una campagna diffamatoria
che porterà
all’arresto
di Blade e all’uccisione
del suo mentore Whistler
(Kris Kristofferson)
da parte dell'FBI.
In suo aiuto intervengo-
no
i “Nightstalkers”,
un gruppo
di ammazzavampiri
capeggiato
dalla
figlia
di Whistler,
Abigail
(Jessica
Biel)
e da
King
(Ryan
Reynolds)
che
liberandolo
prepareranno
il terreno
per
lo scontro
tra
il diurno
e il
suo
terribile
rivale.
La sceneggiatura
di Goyer
manca
però
delle
invenzioni
ingegnose
dei
precedenti
(vedi
la scena
iniziale
della
discoteca
del
primo
episodio
oppure
la sfrenata
ironia
che
caratteriz-
za
gli eccessi
dei personaggi
del secondo)
e non rinuncia
all’accumulo
degli stereotipi
del genere
in una frenetica
mescolanza
tra vampirismo,
complotto
mondiale,
arti marziali,
effetti speciali
che fanno
di Blade Trinity
un prodotto
più
prossimo a
uno sterile
videogame
che a una
pellicola
cinematografica.
Da sottolineare
invece è
la fotografia
darkeggiante
di Gabriel
Beristain
e l’efficace
musica del
guru della
musica rap
RZA che sopperisce
in parte ai
limiti della
sceneggiatura.
Rimane, comunque,
un pop-corn
movie godibile
anche se gli
estimatori
delle precedenti
pellicole
si sarebbero
aspettati
un maggiore
sarcasmo.