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BALZAC
E LA PICCOLA SARTA CINESE |
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Nato
in Cina e parigino d'adozione,
Dai Sijie si divide tra
letteratura e cinema. Dal
suo romanzo, best seller
in Francia, trae un film
che ci riporta agli anni
Settanta e alla Rivoluzione
Culturale cinese. Due giovani,
Luo e Ma, figli di intellettuali,
sono costretti a "trasferirsi"
in un villaggio sulle montagne
per un periodo di "rieducazione"
tra i contadini. Ma suona
il violino, strumento sconosciuto
ai contadini, "un giocattolo
borghese" da cui viene
fuori una sonata di Mozart,
ribattezzata "Mozart
pensa al presidente Mao".
Lassù, incontrano
la figlia di un sarto e
grazie a lei vivono una
doppia educazione, sentimentale
e letteraria. La ragazza
ha un tesoro nascosto, una
valigia piena di libri vietatissimi,
reazionari e affascinanti:
Balzac, Dumas, StendhaI,
Flaubert, Tolstoj... Dai
Sijie segue il dipanarsi
della vicenda narrativa
senza scatti o illumina- |
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zioni
cinematografiche co una
onnipresente voce off che
spiega quello che già
vediamo. C'è la fatica
della vita in campagna,
c'è uno sfondo naturale
magnifico, c'è l'avventura
di un'amicizia e di un amore.
C'è la Storia e c'è
una storia, c'è il
mondo della natura e c'è
un sentimentalismo languido,
peccato ci sia poco cinema.
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Emiliano
Morreale (Film TV) |
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