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LA
CITTA' INCANTATA |
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Scopo di
questa rubrica è analizzare i
grandi CAPOLAVORI del
'900 e quindi di IERI. Contestualizzarli
ad OGGI per capire se la prova del TEMPO
li ha resi ETERNI o superati. Verranno
presi in esame solo opere che all'epoca
venivano considerati CAPOLAVORI
per capire, analizzando il contenuto
e la forma, gli aspetti che li hanno
resi tali da essere, circoscritti al
loro TEMPO per ovvi motivi sociali o,
ETERNI anche OGGI e DOMANI. |
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I
genitori della piccola Chihiro vengono
trasformati in maiali durante una
sosta lungo il viaggio che dovrebbe
portare la famiglia ad abitare in
una nuova casa. Nel tentativo di
riavere i suoi cari, la bambina
si avventura in una città
fantasma misteriosa e inquietante.
Comincia così la sua avventura
per sciogliere l’incantesimo
e tornare nel mondo reale.
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Lasciatevi trasportare nella polis che
non c’è: magica e misteriosa,
crudele e incantevole, fiabesca e rivelatrice.
Con uno stile sublime e una creatività
che inebria, Miyazaki costruisce una
favola moderna assolutamente perfetta,
in cui storia, immagini, simboli e morale
si intrecciano armonicamente in un’avventura
che rapisce, fa riflettere e commuove
con sincerità. Numerose le interpretazioni
del film. Una si presta a speculazioni
di natura politologica: la strega Yubaba
rappresenta il vertice di un potere
tirannico e autoritario, connaturato
da avidità, intolleranza e dispotismo.
Questa comanda i suoi sudditi prendendo
loro il nome, a simboleggiare la spersonalizzazione
dell’era ultra-capitalistica e
la capacità dei governanti di
assorbire l’anima dei loro sudditi;
in contrapposizione a tale modelo diviene
centrale il tema dell’accettazione
e del rispetto per il diverso, come
percorso solidaristico per affrontare
il male e superare le proprie paure.
Una seconda lettura è di tipo
filosofi- |
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co e fa perno sia sulla forza
di volontà come strumento
di emancipazione, sia sulla «socialità
animale» come tratto distintivo
dell’uomo, contrapposte
a calcolo, cinismo e furbizia,
e intesi come unici approcci al
mondo e alla vita per superare
avversità e problemi. Infine,
un’ulteriore esegesi è
di natura intimistico-esistenzialista:
la scoperta del mondo e delle
sue nefandezze, l’abbandono
della pubertà e la consapevolezza
del valore dei sacrifici |
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e dell’umiltà. Miyazaki
realizza un’opera esteticamente
perfetta: grazie ad uno straordinario
talento icastico e ad una mirabolante
fantasia, accende l’immaginazione
con continui simboli visivi e dà
vita ad un’infinità di
variopinti personaggi (animali, vegetali,
minerali e indefinibili oggetti antropomorfi
in continuo movimento) che popolano
una favola «di formazione»
saggia e realistica, incantevole, appassionante
ed attuale. “La città incantata
è un capolavoro”.
Lo era IERI,
lo è OGGI
e lo sarà
DOMANI.
(di Dario
Bevilacqua )
-
Riepilogo
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