La recensione del film 18 regali

.       .

Vai ai contenuti

FILM > RECENSIONI

18 REGALI - RECENSIONE

18 regali recensione
Recensione

di Rachele Di Paolo
[18 regali recensione] - "Elisa vedeva la vita per quello che era e la affrontava sempre con il sorriso sulle labbra, non perdendosi mai d'animo e godendo di ogni secondo che le veniva concesso". Solo con le parole di Alessio, marito di Elisa, si può iniziare a parlare di lei, una donna di cui molti di noi hanno sicuramente sentito parlare. Nel bel mezzo di una gravidanza tanto attesa Elisa scopre di avere un tumore che molto probabilmente non le permetterà di veder crescere la piccola Anna ma non per questo si arrenderà al suo destino e si proietterà in un futuro che non le apparterrà lasciandole 18 regali che possano accompagnarla fino al compimento della maggiore età. Ed è qui che il cinema entra a passi leggeri nella vita di questa incredibile famiglia e compie la sua magia. Regista e sceneggiatori si trovano d'accordo nel ricordare le difficoltà incontrate per poter affrontare al meglio una vicenda così vera e delicata: in primis per rispettare quello che Elisa è stata, poi per riuscire a non creare una storia che debba soltanto commuovere. Quello che vien fuori dal loro connubio con gli attori, anche con l'aiuto del marito di Elisa, è un vero e proprio inno alla vita, un film che sa di trovarsi davanti alla morte e alla sofferenza ma che non si arrende e le oltrepassa. Per poter fare ciò, il film si impossessa della reale linea temporale e la stravolge: la figlia Anna (Benedetta Porcaroli), ormai diciottenne e in procinto di aprire il suo ultimo regalo, è vittima di un incidente, trovandosi così catapultata indietro nel tempo e incontrando la madre (Vittoria Puccini) incinta che ha appena scoperto quello che potrebbe essere il suo destino. Quella che si intreccia è una conoscenza fatta di ostilità e avvicinamenti in cui le due donne si incontrano e si conoscono come purtroppo non potranno fare mai. E così i sorrisi e gli abbracci saranno ancora più preziosi, Anna conoscerà i genitori sotto molteplici punti di vista, cercherà di capire le mille sfaccettature del loro dolore per poter elaborare meglio il suo; la sua rabbia si intreccia alla dolcezza e alla sofferenza di sua madre, che guardando al futuro e non al presente diventa simbolo della vita stessa. Niente è lasciato al caso nel racconto, la regia è delicata e mai invasiva, le due attrici hanno davvero fatto sì che le forti emozioni suscitate da questa storia potessero incanalarsi in una recitazione che porta quelle sensazioni dritte nello spettatore; anche Edoardo Leo, come controparte maschile, porta sullo schermo un dolore silenzioso e una forza incredibile che cresce negli anni di giorno in giorno. La musica è una accompagnatrice costante e complementare alla storia, si lega alla sceneggiatura e ne diventa un'importante alleata. Tutto questo ci porta ad un racconto per sua natura commovente ma al contempo inaspettato: lo spettatore si trova davanti ad una donna dalla forza sconvolgente, una giovane figlia che combatte con la rabbia nei confronti della vita e ne esce fuori un'amalgama di lacrime e sorrisi, di incomprensioni e scoperte, di sguardi e mani che possono stringersi grazie a questa magia che è il cinema. (La recensione del film "18 regali" è di Rachele Di Paolo)
- Vai all'archivio delle recensioni
- Lascia un commento, la critica o la tua recensione del film "18 regali":




Torna ai contenuti | Torna al menu